La mammografia come strumento di prevenzione

La mammografia permette diagnosi precoci di malattie che se scoperte quando si manifestano i sintomi, possono diventare molto pericolose. La prevenzione passa anche attraverso un adeguato programma di screening mammografico. La mammografia è una procedura diagnostica radiologica con la quale tutte le lesioni mammarie possono essere rilevate in una fase precoce. Un attento esame del seno permette di rilevare anche piccole anomalie come le microcalcificazioni. Per questo motivo la sua efficacia diagnostica è superiore alla palpazione clinica, che può rilevare solo lesioni di dimensioni superiori al centimetro.

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La mastoplastica del seno cadente

La mastoplastica del seno cadenteIl seno è definito flaccido se la piega sottomammaria è coperta da più di un centimetro di tessuto mammario quando il paziente è in piedi. La figura mostra vari gradi di ptosi mammaria, che è indicata da una quantità crescente di tessuto al di sotto della linea rossa.

La caratteristica comune dei primi 3 gradi di ptosi (B, C, D) è la maggiore distanza tra il capezzolo e la clavicola. Nel caso contrassegnato con la lettera E si tratta di una ptosi ghiandolare che mantiene la normale distanza. Continua a leggere

Tutto sulla mastoplastica additiva

L’intervento di mastoplastica additiva con protesi è indicato in quelle pazienti che vogliono migliorare la forma del seno o perché hanno un’asimmetria, una perdita di volume dopo la gravidanza, ipoplasia o semplicemente perché vogliono più volume.

La visita medica:

In questa prima visita, il medico valuterà il tuo torace, prenderà le misure e spiegherà le tecniche necessarie per ottenere un buon risultato nel tuo caso particolare. Valuteranno insieme a te anche la taglia più adatta al tuo profilo. Continua a leggere

Quali misure della protesi mammaria?

L’intervento di mastoplastica additiva, per raggiungere il volume desiderato, deve considerare il volume mammario iniziale e “calcolare” la differenza per determinare il volume del protesi richiesto. Continua a leggere

Protesi mammarie in silicone, perché sceglierle?

Le moderne protesi mammarie che contengono gel di silicone coesivo sono preriempite e dotate di struttura ed una forma indeformabile. Le protesi sono disponibili in diversi gradi di coesività del silicone. Ciò significa che alcuni gel offriranno maggiore stabilità perché conformate da gel altamente coesivo e altri conferiranno al seno una consistenza più morbida al tatto perché impiegano un gel meno coesivo. Continua a leggere

Rottura della protesi e dispersione de gel

La rottura della protesi è una delle problematiche possibili quando si esegue una mastoplastica additiva. Può essere causata da una lesione chirurgica all’impianto mammario ma può essere anche dovuta all’invecchiamento della stessa. Continua a leggere

Si sgonfiano le protesi seno saline

Nelle protesi mammarie riempite con soluzione salina può verificarsi che le stesse si sgonfino immediatamente dopo l’intervento oppure lentamente nell’arco di un certo periodo di tempo. Quando le protesi saline si sgonfiano si evidenziata da una progressiva diminuzione delle dimensioni della mammella e/o una modificazione / perdita di forma del seno.  Continua a leggere

Contrattura capsulare della protesi

La formazione capsulare attorno alla protesi è una normale fisiologica reazione del corpo attorno a un elemento estraneo. Con il posizionamento della protesi mammaria può succedere che si forma una capsula troppo vigorosa e si contrae dopo la sua formazione. In seguito a ciò si verifica un indurimento della capsula connettivale intorno alla protesi impiantata che tende a causare dolore al seno. Continua a leggere

Diffusione del silicone dopo la mastoplastica additiva

Minuscole quantità di silicone possono diffondersi attraverso l’involucro delle protesi riempite di gel. Tuttavia le evoluzioni compiute dalla tecnologia delle protesi e dal disegno dell’involucro protesico realizzato come un rivestimento barriera, hanno permesso di ridurre drasticamente la diffusione del gel. In caso di fuoriuscita di gel dall’ involucro della protesi, si riscontra formazione di viscosità attorno alle protesi che viene tuttavia contenuta dal tessuto connettivo che il corpo forma attorno al materiale estraneo e previene la diffusione del gel nei tessuti circostanti. Continua a leggere

Trapianto Capelli

Correggere il diradamento dei capelli con la chirurgia

L’ intervento chirurgico di trapianto dei capelli oggi si è talmente sviluppato da poter offrire ai pazienti un risultato naturale e senza lasciare cicatrici. In passato la tecnica operatoria consisteva nell’ escissione di una porzione di cuoio capelluto dalla nuca, nel sezionamento dello stesso in piccole isole e nel successivo impianto. Il risultato di questo trapianto è da scarso a pessimo perché la zona ricevente risulta avere un aspetto denominato “effetto bambola” e la zona ricevente presenta una cicatrice che spesso si allarga e  produce nel paziente una sensazione di trazione. Continua a leggere