Cos’è il lipofilling mammario
Il lipofilling mammario è una tecnica di chirurgia estetica che consente di aumentare il volume del seno attraverso il trasferimento di tessuto adiposo autologo, cioè prelevato dalla stessa paziente. Questo intervento prevede tre fasi principali: l’aspirazione del grasso (di solito da addome, fianchi o cosce), la sua purificazione e il successivo innesto nella regione mammaria. La procedura si svolge generalmente in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale, a seconda del volume da trasferire e della preferenza del chirurgo.
Tra i principali vantaggi di questa tecnica rientra il carattere naturale del materiale utilizzato. Non essendo presenti corpi estranei, il rischio di rigetto è sostanzialmente nullo. Il lipofilling, inoltre, consente di ottenere un miglioramento contemporaneo delle aree da cui il grasso viene prelevato, con un effetto di rimodellamento globale della silhouette. Negli ultimi anni, questa metodica si è diffusa come alternativa più soft rispetto alla mastoplastica additiva tradizionale, soprattutto tra le donne che desiderano un aumento moderato del seno e non amano l’idea delle protesi.
Indicazioni e limiti principali
Il lipofilling del seno è indicato soprattutto nei casi in cui si voglia ottenere un incremento di volume contenuto, un miglioramento della forma o una correzione di irregolarità del profilo mammario. Le candidate ideali sono pazienti normopeso o leggermente sovrappeso, con sufficiente disponibilità di tessuto adiposo nelle aree donatrici. Questa tecnica si rivela particolarmente utile per correggere piccole asimmetrie, svuotamenti dovuti a gravidanze o dimagrimenti e migliorare l’aspetto della mammella dopo una ricostruzione parziale.
Tra i limiti più rilevanti del lipofilling si segnala la sua capacità di aumentare il volume in modo limitato. Un solo intervento consente generalmente un incremento di una taglia circa; aumenti maggiori richiedono più sedute distanziate nel tempo. Inoltre, una parte del grasso trasferito viene riassorbita spontaneamente nei mesi successivi, con una percentuale variabile (dal 30 al 50%), che rende difficile prevedere con assoluta precisione il risultato finale. Proprio per questo motivo, il lipofilling non è la scelta più indicata per chi desidera un seno molto voluminoso o una proiezione marcata.
Vantaggi estetici e funzionali
Uno dei punti di forza del lipofilling mammario è la naturalità del risultato. Il seno appare morbido, armonico e privo della sensazione tattile di una protesi. La pelle si adatta progressivamente al nuovo volume, e il tessuto adiposo si integra nei piani anatomici senza creare contorni artificiali. Il miglioramento estetico interessa anche le aree donatrici, che beneficiano di un’azione di rimodellamento.
Dal punto di vista funzionale, il lipofilling presenta una buona tollerabilità, non interferisce con l’allattamento né con le indagini senologiche, purché venga eseguito da chirurghi esperti che rispettino protocolli accurati di purificazione del grasso. Numerosi studi confermano che il trasferimento adiposo non aumenta il rischio di sviluppare patologie mammarie. Tuttavia, dopo l’intervento possono formarsi microcalcificazioni e cisti oleose, generalmente innocue, ma che talvolta rendono necessarie valutazioni radiologiche più attente per distinguerle da eventuali lesioni sospette.
Quando scegliere la mastoplastica additiva tradizionale
Sebbene il lipofilling offra diversi vantaggi, non è sempre la soluzione più adatta. Chi desidera un aumento significativo del volume, un décolleté con una proiezione marcata o un risultato immediato e prevedibile, troverà più indicata la mastoplastica additiva con protesi. Quest’ultima consente di scegliere con maggiore precisione forma e dimensione del seno e di ottenere un risultato stabile nel tempo.
La scelta tra lipofilling mammario e protesi deve essere valutata caso per caso, in base alle caratteristiche anatomiche, alle aspettative della paziente e alle indicazioni cliniche. In molti casi, i chirurghi propongono un approccio combinato che prevede l’utilizzo di piccole protesi per il sostegno e di tessuto adiposo per migliorare i contorni e mascherare il bordo protesico.
In conclusione, il lipofilling rappresenta una valida opzione per chi desidera un miglioramento naturale e moderato del seno, senza ricorrere a materiali artificiali. Tuttavia, è fondamentale avere aspettative realistiche e comprendere i limiti tecnici di questa metodica, per evitare delusioni e garantire risultati in linea con le proprie esigenze. Chi è orientata verso un cambiamento più radicale e definito, può invece valutare la mastoplastica additiva tradizionale come prima scelta.